Annita Garibaldi Jallet, nipote in linea diretta di Giuseppe Garibaldi, ha aperto ufficialmente le celebrazioni che tutti gli anni hanno luogo a Ravenna per ricordare gli avvenimenti della Trafila garibaldina in territorio ravennate.
Le celebrazioni, quest’anno ancora più dense di significato ricorrendo i 200 anni dalla nascita di Anita Garibaldi, hanno preso il via proprio dal Capanno dove si rifugiò l’Eroe dei due mondi, presenti il Presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento, Eugenio Fusignani, il Presidente e il Segretario della Società conservatrice del Capanno, Mario De Lorenzi e Maurizio Mari e Gianni dalla Casa, Presidente dell’Associazione nazionale volontari e reduci garibaldini.
“Sono onorato della sua visita – ha commentato Eugenio Fusignani – che permette di rinnovare i sentimenti di vicinanza e di affetto della città che più di altre custodisce la memoria del Risorgimento e della Trafile, eventi che hanno legato per sempre Ravenna ai destini dell’Italia e della famiglia Garibaldi; mi riferisco sia a quello tragico della morte di Anita, sia a quello esaltante dei 52 ravennati che misero in salvo il Generale e contribuirono a fare la storia del nostro Paese.”
“Vi ringrazio per la vostra cordiale accoglienza – ha affermato Annita Garibaldi Jallet – sono commossa di essere qui oggi a celebrare la memoria di Anita che ha avuto un ruolo determinante nella vita di Garibaldi e nella sua impresa, ma che ha brillato anche di luce propria in quanto anticipatrice dei diritti e dell’emancipazione delle donne, nonché simbolo di democrazia e amicizia tra i popoli, in particolare con il Brasile e le Americhe.”