Sabato 19 novembre 2022, ore 10.30 al Cimitero monumentale di Ravenna, è stata inaugurata la lapide restaurata dedicata a Primo Uccellini
Nel 2005 la Società Conservatrice del Capanno Garibaldi di Ravenna e la Pensiero & azione di Ravenna vollero mettere una lapide nel muro interno del cimitero monumentale di Ravenna per ricordare uno dei protagonisti del Risorgimento ravennate: Primo Uccellini.
Primo Uccellini, patriota, raccoglitore di memorie patrie, archivista e bibliotecario del Comune di Ravenna, nacque a Ravenna nel 1804.
Nell’ambito della cultura ravennate è noto soprattutto per compilazione del Dizionario storico di Ravenna e di altri luoghi di Romagna, edito nel 1855 che costituisce uno dei principali repertori suoi personaggi e sulla storia di Ravenna. Affiliato alla Carboneria nel 1849 venne arrestato dagli Austriaci e condannato a cinque anni di carcere. A causa delle sue idee repubblicane e mazziniane, che mai ripudiò, fu arrestato anche dopo l’unità d’Italia.
Nel 1898 furono pubblicate le sue Memorie di un vecchio carbonaro ravegnano, nel quale con lucidità e passione narrò gli eventi che lo avevano visto protagonista. L’opera, utilissima anche per le notizie che Uccellini ci lascia su tutti i patrioti ravennati, rappresenta il testamento spirituale di Uccellini.
La lapide dedicata ad Uccellini, che negli anni aveva subito gli attacchi del tempo e delle intemperie, è stata ripulita e restaurata da Mario Arnaldi recuperando la leggibilità persa.
Presenti alla cerimonia il Presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento, Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna e Franco Gàbici che si è reso disponibile a condurre una visita guidata alle tombe dei ravennati illustri esistenti all’interno del Cimitero monumentale.
“Se moltissimi ravennati sanno dov’è il Cimitero Monumentale pochissimi ne conoscono la bellezza e i personaggi che vi riposano. Per questo – ha concluso Fusignani – abbiamo pensato di abbinare all’inaugurazione della lapide restaurata anche una visita guidata, proprio per far conoscere a quanti lo vorranno questa nostra “città della nostalgia” (com’è stata descritta in una bellissima pubblicazione curata da alcuni soci del Centro Studi Manlio Monti come il compianto Pietro Barberini insieme a Cetty Muscolino con le foto di Enzo Pezzi) che rappresenta non solo un luogo di intimo ricordo ma un vero e proprio luogo di una memoria comune che è al contempo stimolo a coltivare le virtù civiche delle quali si nutre l’essere Cittadino in Repubblica.”